Da questo equilibrio terrestre e dal ciclo del raccolto nasce di riflesso un bisogno naturale di introspezione. Quello che nel mondo rurale riguardava riflessioni più legate alla materialità, nella nostra attualità si trasforma soprattutto in una necessità di fare bilanci con noi stessi, con quanto abbiamo seminato e stiamo raccogliendo in questo inizio di stagione crepuscolare.

Portiamo quindi un buon intento da affidare alla potenza evocativa dei Gong, strumenti sacri a molte culture e in grado di creare un prezioso spazio di non mente in cui sperimentarsi ed attingere preziosi messaggi dal nostro Sè più profondo.